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10 aprile 2018 2 10 /04 /aprile /2018 22:25

Elon Musk: un uomo e il suo sogno su un umanità completamente diversa da quella che conosciamo.E non solo sul pianeta Terra. Non è certo la prima volta che Musk immagina un futuro distopico. Lo scorso luglio aveva affermato che tutti “dovrebbero essere preoccupati” dall'intelligenza artificiale. E che le macchine evolute potrebbero mettere a rischio l'esistenza del genere umano: “Io continuo a suonare l'allarme, ma non ci saranno reazioni fino a che i robot non scenderanno in strada e uccideranno le persone”. Un'opinione che aveva generato una zuffa social con Mark Zuckerberg. Il fondatore di Facebook aveva bollato le frasi di Musk come “negative e irresponsabili”.

E Mr Tesla aveva risposto con la consueta umiltà, dicendo che il collega “aveva una comprensione dell'argomento limitata” (salvo poi beccarsi più o meno la stessa frecciata da Rodney Brooks, il fondatore del Computer Science and Artificial Intelligence Lab del Mit).  Non avendo princìpi, non serve (e forse non sarebbe corretto dire) che l'intelligenza artificiale sia “malvagia”. Semplicemente, dice Musk, “se avesse un obiettivo e l'umanità fosse un ostacolo, l'AI la distruggerebbe senza nemmeno pensarci. Senza rancore”, dice Musk.

Per l'imprenditore, non si tratta di uno scenario remoto. Anzi. Per l'avvenire sembra non sembra sperare nel meglio ma nel meno peggio: “Il futuro meno spaventoso che riesco a immaginare – ha affermato - è quello in cui abbiamo almeno un'intelligenza artificiale democratizzata. Perché se una società o un piccolo gruppo di persone riuscisse a sviluppare una super-intelligenza digitale divina, potrebbe conquistare il mondo”.  Per quanto riguarda lo spazio invece,fondata nel 2002, la missione di SpaceX è di consentire agli esseri umani di diventare una civiltà spaziale e una specie multi-pianeta costruendo una città autosufficiente su Marte. Nel 2008, SpaceX Falcon 1 è diventato il primo veicolo di lancio a combustibile liquido sviluppato in orbita attorno alla Terra. In seguito a tale traguardo, la NASA ha assegnato a SpaceX contratti per il trasporto di merci e equipaggio alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Leader globale nei servizi di lancio commerciale, SpaceX è il primo fornitore commerciale a lanciare e recuperare un'astronave dall'orbita, collegare un veicolo spaziale commerciale all'ISS e atterrare con successo un razzo di classe orbitale.Spaziando lo sviluppo di razzi e veicoli spaziali completamente e rapidamente riusabili, SpaceX riduce drasticamente il costo di accesso allo spazio, il primo passo per rendere la vita su Marte una realtà nella nostra vita. Elon è anche co-fondatore, CEO e product architect di Tesla, che produce auto elettriche, batterie giganti e prodotti solari. È co-fondatore e presidente di OpenAI, una società di ricerca senza scopo di lucro che lavora per costruire un'intelligenza artificiale sicura e garantire che i benefici dell'IA siano distribuiti il ​​più possibile e in modo uniforme.

Curiosity Rover (dedicata alle esplorazioni su Marte), Open AI(intelligenza artificiale), Neuroskeptic  (neuroscienze) rientrano tutte nella dieta social del miliardario. Simpatica How things work, che svela il funzionamento di molti oggetti  e procedure che plasmano la nostra vita quotidiana, mentre Atlas Obscura è più orientata – ci risiamo – verso la scienza.  Ci sono, naturalmente le sue compagnie più famose (Space X e Tesla), ma anche The Boring company,  gioco di parole tra l’aggettivo boring e il verbo to bore. Curiosamente, il profilo è davvero “noioso”, tanto da non aver pubblicato alcun tweet. Con questa società Musk, però, si occupa di trovare modi per rendere dieci volte più economica la realizzazione di tunnel sotterranei, visti come la soluzione ai problemi di traffico urbano. Non potevano mancare la Nasa, la Stazione spaziale internazionale e un paio di siti di videogiochi e coding.

Un uomo che vuole scrivere una parte nel futuro dell' umanità, senza dubbio e senza troppe chiacchere. Finora ha dato un segno tangibile delle sue opere e sono sicuro che il suo nome, nel giro di pochi anni sarà discusso ovunque.

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5 aprile 2018 4 05 /04 /aprile /2018 21:52

Sono parecchi anni che seguite con dedizione il mio blog: non posso dirvi che 

                                  GRAZIE

Abbiamo condiviso molte delle mie e delle vostre curiosità, interessi, oltre il limite del paranormale e di mondi paralleli, accarezzando la sottile linea del mondo nascosto all' interno di noi stessi, oppure viaggiando in mondi extraterrestri alla ricerca della vera natura degli alieni, se esistano in questo mondo o arrivino da altre realtà che poco comprendiamo.

Cresciamo con la consapevolezza che tutto cambia, muta e siamo spettatori in prima fila, di cambiamenti climatici, nuove scoperte scientifiche e innumerevoli altre ''chicche''.

Abbiamo conosciuto il debunking, le fake news, ed elaborate congetture per aumentare i propri guadagni basati sull' ingenuità della gente che si lascia suggestionare da testi scritti da gente farlocca, anzichè scoprire la verità in modo personale.

Stiamo cavalcando un' onda cibernetica dove i nostri valori etici e morali, spesso, sono associati a social network dove la nostra personalità risulta distorta, falsa, spesso maligna.

Stiamo perdendo la nostra identità e la stiamo sostituendo con tecnologia digitale, senza capire che seguendo questa linea futuristica, siamo i nuovi schiavi dell' era moderna. Non abbiamo una linea difensiva sulla quale basarci e proteggerci, proprio perchè siamo convinti oramai che avere un smartphone in mano, sia il vero potere. Possiamo vederlo anche trasformato in un paio di manette invisibili, che ci legano in modo invisibile ad essere controllati...forse in modo volontario.

Ad ogni modo il blog del conte rovescio continua, poichè esso rimane come una mia estensione della mia vita che spero vi solletichi curiosità, nuovi interessi e vi strappi un sorriso quando un articolo che leggete, lo troviate alquanto...particolare.

 

il conte rovescio

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29 marzo 2018 4 29 /03 /marzo /2018 22:22

Geneticamente, gli esseri umani ingegnerizzati potrebbero avere un QI di 1000 o anche superiore. Almeno questa è la teoria da scienziato Stephen Hsu.

Hsu spiega essere qualcosa di erudito scientificamente, svolgendo con un lavoro di pertinenza di fisica quantistica, l’energia oscura, dove la finanza e la sicurezza delle informazioni, così come la genomica e la bioinformatica, avviene attraverso l’applicazione di informatica e statistica di dati biologici. Ha conseguito ufficialmente il titolo di vicepresidente per studi di ricerca, è laureato alla Michigan State, dove è anche professore di Fisica Teorica.

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Egli pensa che il “Tweaking” (movimento in ballo) dei nostri genomi potrebbe rendere gli esseri umani drasticamente più intelligenti. Hsu spiega il suo modo di affrontare la cosa su Nautilus, e le implicazioni sono così allettanti così quanto terrificanti. Ha pubblicato anche la teoria più in dettaglio su un ArXiv (archivio elettronico), come revisione primaria, una sorta di prima dimostrazione ponderata.
Come rendere un essere umano più intelligente
“La possibilità di super-intelligenza segue direttamente dalla base genetica dell’intelligenza. Caratteristiche come altezza e la capacità cognitiva sono controllati da migliaia di geni, ciascuno di piccolo effetto”, scrive Hsu.
Da precedenti studi del genoma, Hsu dice che si possono stimare che probabilmente ci siano circa 10.000 di queste varianti geniche associate all’ intelligenza. Se siamo in grado di modificare ciascuna di queste varianti nella loro versione “intelligente”, in modo che queste contribuiscano in piccola parte ad aumentare la normale intelligenza in intelligenza superiore, potremmo progettare esseri umani che: “presenterebbero capacità cognitive, avente circa 100 ‘deviazioni’ standard sopra la media. Ciò corrisponderebbe a più di 1.000 punti di QI “.
Hsu è anche un consulente scientifico per la BGI, ex Genomica di Pechino, e uno dei fondatori del Cognitive Genomics Lab, di sua proprietà. Secondo le voci che emersero lo scorso anno, il BGI è attualmente in fase di sequenziamento dei genomi di 2.000 persone, le più intelligenti del mondo nella speranza di realizzare un programma di ingegneria costituito da bambini super-intelligenti.
Hsu e la BGI non sono gli unici che predicono la superiorità attraverso il miglioramento genetico. Nel suo libro “Superintelligenza” di recente pubblicazione, Nick Bostrom, direttore fondatore del “Future of Humanity Institute” all’Università di Oxford, concorda sul fatto che la genetica è la chiave per la creazione degli uomini super-intelligenti. Utilizzando lo screening genetico degli embrioni prima dell’impianto, i genitori possono trovare e selezionare gli embrioni che possiedono questi alleli “turned-on” per l’alta intelligenza.
E con “ulteriori progressi nella tecnologia genetica”, Bostrom, aggiunge, “può essere possibile sintetizzare genomi su specifica, ovviando alla necessità di grandi ‘piscine’ di embrioni”.
Bostrom prevede che, “una volta che questa tecnologia è maturata, un embrione potrebbe essere progettato con l’esatta combinazione preferita di ingressi genetici di ciascun genitore,” e ” i geni che saranno presenti in nessuno dei genitori potranno anche essere impiombati e compresi negli alleli che saranno presenti a bassa frequenza nella popolazione, ma che potranno comunque avere effetti positivi significativi sulla cognizione”.
Non è tutto divertimento e un gioco il genoma
Cosa vorrebbe dire, esattamente? E’ quasi impossibile da immaginare. Come Hsu sottolinea, la scala intellettiva in Q.I. ideata dalla nostra mente umana gracile, potrebbe anche non significare nulla a quel livello di intelligenza. Si specula sulle capacità cognitive tali dei superumani che avrebbero in loro possesso:
“Possiamo essere sicuri che, qualunque cosa significhi, una capacità di questo tipo sarebbe di gran lunga superiore alla massima capacità mai esistita tra i circa 100 miliardi di individui totali che abbiano mai vissuto sulla terra nella sua esistenza. Possiamo immaginare le capacità ‘Savant-like’ (sindrome di Savant) che, in linea di massima, potrebbero essere presenti tutte in una volta: quasi perfettamente richiamate dalle immagini e dal linguaggio; un pensiero super-veloce e una super capacità di calcolo; una potente visualizzazione geometrica, anche in dimensioni superiori; la capacità di eseguire analisi multiple o linee di pensiero in parallelo allo stesso tempo; e… l’elenco potrebbe continuare”.
La prospettiva in roaming di tali superumani sullo stesso pianeta come noi è normale anche se, francamente, terrificante. Come scrive Hsu, “le corrispondenti questioni etiche sono complesse e meritano una seria attenzione a quello che potrebbe essere un tempo relativamente breve di intervallo prima che queste capacità diventino una realtà”.

Si ipotizza che in alcuni paesi l’ingegneria genetica sia legale più che in altri paesi, e, che ovviamente, le élite saranno le prime che potranno beneficiarne ed avvalersi dei vantaggi della super intelligenza per sé e per i propri figli. Ma credete, dobbiamo sperare che l’accesso a questo tipo di tecnologia diventerà democratizzata in modo che tutti ne possano beneficiarne.
Armando Rossi.

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8 marzo 2018 4 08 /03 /marzo /2018 23:13

Sono passati più di 43 anni dal ritrovamento dei giganti di Mont’e Prama. In una collina vicino Cabras (Or) vennero ritrovati un gruppo di statue di arenaria alte circa 2,5 metri raffiguranti dei pugilatori. Un unicum nell’archeologia sarda che pure è rimasto sepolto nei magazzini di un museo per più di 30 anni.

Ora che è stato tolto il velo, i giganti si rivelano come una delle scoperte più straordinarie che potrebbero riscrivere la storia del Mediterraneo: sono datate infatti tra il IX e l’VIII sec. A. C, prima della statuaria greco-micenea e solo immediatamente posteriori a quella egizia.

Ciò che gli archeologi rinvennero nei primi scavi del 1974 furono dei frammenti di arenaria e una sola testa di statua. Il paziente lavoro di restauro che ne segui, rivelò al mondo la straordinarietà di questi Kolossi (come li chiamava Giovanni Lilliu tra i più grandi studiosi della Sardegna nuragica).

Solo negli ultimi anni i giganti hanno fatto capolino con la loro uscita dai magazzini verso il museo archeologico di Cagliari e il piccolo museo civico di Cabras. Intanto sono stati finanziati altri scavi che per la prima volta hanno portato alla luce statue intere. Ad oggi l’area scavata è di soli 194 metri ha è già ha portato alla luce centinaia di misteri.

L’enigma dei Giganti

Ma chi sono, o meglio chi erano i Giganti di Mont’e Prama? Non esistono al momento risposte univoche a questa domanda.

Le statue ricostruite mostrano pugilatori, arcieri e lottatori. Il sito di rinvenimento sembrerebbe essere stata una necropoli. Ragion per cui molti studiosi ritengono che i giganti fossero stati i guardiani di quel (o di quei) sepolcro.

Queste sculture a tuttotondo sorprendono intanto per le dimensioni (finora si pensava che la civiltà nuragica non avesse sviluppato una statuaria a parte quella dei bronzetti) e poi per i loro occhi. Gli occhi dei giganti sono una vertigine tanto che c’è chi li ha descritti come degli astronauti,chi come degli eroi divinizzati. I più recenti ritrovamenti hanno portato alla luce una statua i cui paramenti ricordano molto da vicino quelli di un bronzetto nuragico rinvenuto però nella necropoli etrusca di Vulci nel Lazio, quello del cosiddetto sacerdote-pugilatore. Beh, se pensiamo che i bronzetti sono di età certamente più antica rispetto alle statue il mistero si infittisce e, non so voi, ma per me è davvero avvincente: chi era quel sacerdote-pugilatore la cui memoria si tramandava tra le popolazioni nuragiche delle varie epoche storiche?

La Penisola del Sinis

Da sempre crocevia del Mediterraneo, questa parte di Sardegna collocata in posizione strategica sulla rotta per le Baleari ha conservato testimonianze di dominazioni e popoli venuti da lontano. Abitata da millenni, quest’area al centro della quale sorge un vulcano oggi spento – il monte Arci – ricca di ossidiana, potrebbe aver avuto una connotazione sacra già in epoca nuragica. È certo che le dominazioni successive distrussero molte tracce della cultura locale eppure il Sinis continua a dischiudere tesori antichi.

Senza dimenticare le preziose testimonianze del passaggio fenicio in Sardegna, qui si trova infatti Tharros, prima avamposto fenicio e successivamente romano, una delle città meglio conservate del suo tempo. Il piccolo museo di Cabras che a partire dal 2013 ospita alcuni dei giganti di Mont’e Prama è ricco di sorprese. Tanto intensi sono stati in questi luoghi i traffici e i segni di popolazioni e civiltà lontane. Il mare ha restituito al museo centinaia di preziosissimi reperti che testimoniano usi, costumi e cultura delle civiltà che di questa splendida baia nella costa occidentale dell’isola fecero la loro casa.

Non solo turismo culturale

Una visita alla Penisola del Sinis è davvero molto di più che una passeggiata archeologica. Tra Oristano e San Giovanni in Sinis, passando da Cabras si trovano spiagge come Is arutas, la spiaggia di quarzo dalla bellezza accecante. L’area si caratterizza inoltre per la grande biodiversità ed è un vero paradiso per chi ama la natura, il cicloturismo e il bird-watching.

A San Giovanni in Sinis si trova inoltre una delle chiese più antiche della Sardegna (proto-romanica) e l’intera costa è punteggiata da nuraghes e torri d’avvistamento spagnole. Per chi ama scoprire le tradizioni, basti dire che la grande vocazione marinara di questo territorio fa si che qui si tenga ogni anno la corsa degli scalzi, ricordo della vita dura dei pescatori, la cui eredità rimane nelle case basse arse dal sole. 

 

fonte

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21 febbraio 2018 3 21 /02 /febbraio /2018 23:16

Secondo una notizia trasmessa tempo fa dall’emittente cinese CCTV, un bambino di nome Nong Youhui, possiede l’abilità di vedere al buio, come se avesse degli occhi di gatto. I reporter che si sono recati a intervistare il bambino nella sua città natale Dahua, dicono che, come a un gatto i suoi occhi riflettono una luce verde quando illuminati da una torcia, e la sua vista è così buona che gli permette di completare un questionario seduto in una stanza completamente buia.

La notizia di Nong e dei suoi strani occhi era comparsa sui media nel 2009; al tempo aveva solo attirato l’attenzione di qualche giornale, ma ora sta spopolando sui siti web cinesi.

Nonostante in Cina ci siano persone con occhi chiari, il caso di Nong incuriosisce in quanto considerando la sua etnia, ha questi occhi azzurri fuori dal comune.

Il padre preoccupato per questa insolita caratteristica ha portato subito a visitare il figlio all’ospedale di Dahua. I dottori gli avevano garantito che fosse una caratteristica temporanea, e che gli occhi di Nong crescendo sarebbero diventati neri come quelli della maggior parte dei cinesi. Questo non è mai successo, si lamenta il padre di Nong.

Gli insegnanti e il padre affermano che Nong ha problemi a tenere gli occhi aperti nelle ore di luce intensa, ma che al buio vede benissimo. Durante l’intervista i giornalisti hanno dato a Nong un questionario da riempire in una stanza al buio. Il bambino lo ha completato senza problemi.

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Nong, sottoposto all’esame della torcia.

Sempre durante l’intervista, gli insegnanti hanno informato i giornalisti che gli occhi del ragazzo brillano come quelli di un gatto, quando illuminati da una torcia. I giornalisti hanno effettuato questa prova ma non sono riusciti a catturare questo effetto con la telecamera.

Potrebbe essere che Nong abbia sviluppato una visione notturna proprio come i gatti?

James Reinolds, oculista pediatrico all’università di stato di New York, dopo aver visto il video, dice che probabilmente il bambino ha solo un’ottima vista (Wolchover, 2012).Una mutazione genetica è esclusa. Una caratteristica così complessa come la visione notturna (Tapetum Lucidum), per svilupparsi in una specie ha bisogno di periodi lunghissimi , di passare attraverso fasi intermedie e molteplici mutazioni.

Un altra curiosa teoria è che Nong Youhui possa essere uno Starchild.

Gli Starchild ovvero "bambini delle stelle" prendono il loro nome da una scoperta avvenuta nel 1930  in un tunnel di una miniera in Messico nei pressi di Chihuahua dove una bambina di circa tredici anni aveva rinvenuto il corpo di una donna di trent'anni con il cranio da bambina di quattordici.

Il teschio prese il nome di Starchild (Starchild skull) in quanto presentava notevoli differenze con i crani umani, gli esperti dissero che si trattava di anomalie dovute a malformazioni genetiche mentre vi è chi in base alle somiglianze con i crani degli alieni detti "grigi" afferma possa trattarsi in realtà di un ibrido uomo-alieno.

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20 agosto 2017 7 20 /08 /agosto /2017 18:30

Ogni sito o blog riporta la data del 20 agosto, grande fermento per una grande serata in compagnia dei comici più hot del momento, gratis, per tutti gli ospiti che vorranno avere la fortuna di vederli. 

Peccato.

La data riportata è del 20 agosto ma....lo show è stato il 18 agosto.

Gran dispiacere per tutti, per passare una serata normale, visitando il luogo di mare con bancarelle e magari....un gelato con il vento maestrale che scompiglia i capelli di quasi tutti...

 

Il conte rovescio

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17 agosto 2017 4 17 /08 /agosto /2017 21:53

Inizia oggi, la festa del mirto che include degustazioni e bancarelle di vario tipo, per la gioia di visitatori e ospiti che hanno il piacere di provare il liquore sardo, doc, in quanto ogni produttore ha la possibilità di farsi conoscere e vendere le sue prelibatezze. In atto anche lo street food, con piatti unici sardi che non deludono le aspettative dei nuovi consumatori. I piatti sono i più famosi, come le seadas, oppure la zuppa gallurese, ecc...

La festa questo anno la hanno spostata a ridosso del lungomare di Olbia, accanto a via Roma, in mezzo al verde. Un ottimo modo per passare delle serate diverse da solito! Io stavolta ho provato la mousse sarda al mirto...mmmh!

Festa mirto olbia 2017
Festa mirto olbia 2017
Festa mirto olbia 2017

Festa mirto olbia 2017

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11 maggio 2017 4 11 /05 /maggio /2017 21:15

I siti di aste al centesimo, chiamate anche “aste sociali*. promettono di farci ottenere smartphone, tablet, computer, viaggi, buoni acquisto per abiti o accessori e persino automobili a prezzi davvero bassissimi. I prodotti sono tutti nuovi e funzionanti e gli “sconti” spesso raggiungono il 90% del valore del bene.

Come sempre dietro un affare che sembra “troppo buono per essere vero” si nasconde una potenziale truffa o un sistema che funziona in modo poco chiaro e che pud farci buttare via un sacco di soldi. Queste aste (per ora) non sono state dichiarate ufficialmente illegali. Il motivo molto probabilmente è legato a un “buco” legislativo. In poche parole l’esistenza di queste aste non era stata prevista e neppure immaginata dalla legge. In attesa che politici e giudici facciano chiarezza. dobbiamo difenderci da soli. Scopriamo cosa sono e come funzionano le aste sociali e perché è sempre meglio evitare di partecipare.

Un fenomeno diffuso. Il numero di iscritti ai siti di aste sociali è in crescita II fenomeno. nato a cavallo tra il 2008 e il 2009 nel mondo anglosassone, si è diffuso a macchia d olio conquistando anche l’Italia. Al momento  i siti attivi nel nostro Paese sono almeno 25. anche se non tutti sono tradotti in lingua italiana. Più di una quarantina invece sono stati chiusi.

In seguito al grande successo delle aste al centesimo sono nati sul web siti specializzati nella raccolta di informazioni e nel monitoraggio di queste aste. Alcuni pubblicano statistiche dettagliate su partecipanti, puntate e vittorie. Ci sono anche quelli che seguono in tempo reale o quasi le aste in corso. Uno dei più noti, in lingua inglese, è www.allpennyauctlons.com. Tra quelli in italiano c’è www.astealcentesimo.net che pubblica una lista aggiornata a maggio 2015 dei siti attivi, sconsigliati o chiusi. Attenzione però, per quanto in buona fede questi siti potrebbero comunque contenere informazioni non del tutto obiettive, ricordiamoci di usare sempre la nostra testa. In questi casi è meglio essere troppo sospettosi che troppo poco.

Asta di nome ma non di fatto. Innanzitutto bisogna chiarire che le aste al centesimo sono diverse da quelle a cui siamo abituati, per esempio, sul sito e-commerce di eBay. Nelle aste tradizionali c’è un prezzo di partenza diverso da zero e una ¡»codeina. I partecipanti rilanciano fino a quando nessuno vuole più salire di prezzo o fino alla scadenza del tempo prestabilito. Sono loro a scegliere di quanto aumentare la cifra in gioco. Chi fa l’offerta più alta per ultimo si aggiudica l’oggetto all’ asta e versa quanto ha offerto. Tutti gli altri non pagano assolutamente nulla.

Un centesimo alla volta. Le aste al centesimo funzionano diversamente. Il prezzo dell’articolo che ci piacerebbe avere parte da 0.00 euro e aumenta di un solo centesimo ad ogni puntata. Non siamo liberi di scegliere, ad esempio. di rilanciare di 1.10 o 100 euro. Il tempo a disposizione per puntare è standard e può durare, a seconda dei siti e delle »te. da potili secondi a due minuti. Vince chi ha fatto un’offerta che non è stata rilanciata nel tempo concesso. Un’asta può durare pochi minuti in tutto se nessuno fa un’altra offerta, ma più spesso sono in molti a partecipare e si va avanti per ore o addirittura giorni, senza interruzione. Si tratta di un’ingegnosa e diabolica macchina da soldi a metà tra una comune innocua asta e un gioco d’azzardo. Vediamo perché.

Le puntate si pagano Per partecipare alle aste al centesimo dobbiamo acquistare un pacchetto di crediti II cui valore varia da poche decine a centinaia di euro. Di solito non basta un unico credito per puntare, ma ne servono 5. 6 o anche 10 a seconda del tipo di asta e di quanto è ambito l’articolo in palio, che può anche essere uno smartphone ultimo modello o addirittura un’automobile.

In media ogni rilancio di prezzo ci può costare tra i 10 centesimi e un euro, ma le cifre variano da un sito all’altro. Quando il prodotto viene assegnato a qualcuno, le puntate fatte per partecipare vengono “perse” tutte anche quelle di chi non ha vinto niente. E qui sta l’inganno, o se non vogliamo chiamarlo inganno quantomeno qui sta il trucco. Attenzione! Alcuni siti di aste Online, come prezzipazzi.com. non vendono direttamente i pacchetti di crediti ma li mettono « palio. In questo caso la partecipazione all’asta per aggiudicarsi i crediti è gratis ma. nel momento in cui vinciamo, per riscattare le nostre puntate e provare a conquistare un prodotto dobbiamo pagare.

Chi guadagna davvero. Abbiamo capito che nelle aste al centesimo tutti pagano, ma solo uno “porta a casa” l’oggetto messo all’asta. A guadagnarci davvero è la società che amministra il gioco, che spesso riesce a incassare cifre consistenti. Nel peggiore dei casi si ripaga ampiamente del costo del prodotto. Non crediamo mai a quei siti di aste online che sostengono di guadagnare sulla pubblicità, è una bugia.

Guadagnano sui pacchetti di crediti necessari per partecipare all’ asta, venduti direttamente o attraverso altre aste. Facciamo l’esempio di un ¡Pad retina ‘conquistato* per 38.99 euro dal Sig. Rossi. Ricordiamoci sempre che chi si aggiudica un prodotto con un’asta al centesimo ha investito dei soldi sotto forma di puntate. Nel caso del Sig. Rossi l’iPad retina è costato 38.99 più 73.40 euro di crediti In totale 112.39 euro, un affare rispetto al prezzo medio di mercato di 649. Ma quanto ha guadagnato il sito? Per arrivare al prezzo di 38.99 euro cl sono volute 3899 puntate per un costo medio di 40 centesimi ciascuna. Arriviamo cosi a 1.559.60 euro a cui dobbiamo aggiungere i 38.99 euro finali del Sig. Rossi. La società che gestisce il gioco si è portata a casa 1.598.59 euro, più del doppio del costo di mercato del tablet. 11.486 euro che non ha messo il Sig. Rossi qualcuno li ha persi senza avere nulla in cambio.

Attenti ai costi nascosti .Alcuni siti che organizzano le aste online non solo non sottolineano il fatto che ciascun prodotto costa, oltre al prezzo finale d’asta, un certo numero di crediti, ma ’dimenticano” di sottolineare che c’è da aggiungere l’IVA e in molti casi pure i costi di spedizione. Poche tra le società di aste sociali spediscono a casa nostra l’articolo che abbiamo vinto gratuitamente. Nel caso del nostro esempio i 38.99 euro più iva diventano 47.57. sommati a 25 euro di spedizione dall’estero e 73.40 di spesa crediti. Ecco che finalmente sappiamo quanto ha sborsato davvero il Sig. Rossi: 146 euro. Ci ha comunque guadagnato rispetto al prezzo di mercato del prodotto, ma avrebbe potuto non vincere e spendere lo stesso più di 70 euro in crediti. Inoltre è un nostro diritto quello di poter capire sempre quanto rischiamo di spendere. prima di iniziare una qualunque asta o gioco online.

Una fregatura dietro l’altra. Le insidie delle aste al centesimo non finiscono qui. Alcuni siti utilizzano dei timer per contare il tempo a disposizione di ogni puntata che “funzionano male” o in modo molto sospetto. Sembra che il tempo sia scaduto, pensiamo di aver vinto, ma dopo qualche secondo veniamo informati che il timer ha ripreso a girare, anche se non è chiaro chi ha rilanciato la nostra offerta e quando.

Altri usano dei timer che durano solo pochissimi secondi per spingerci a puntare continuamente senza riflettere. In certi casi invece sembra di avere vinto ma l’asta viene annullata senza un motivo apparente. Questo si verifica soprattutto quando si chiude a prezzi bassissimi dopo pochi secondi, perché hanno partecipato in pochi.

Leggiamo con attenzione il regolamento. Tutti i siti di aste online sono obbligati a pubblicare un regolamento che dobbiamo firmare per partecipare. Molto spesso sono poco chiari ma  alcuni casi già dal regolamento si può capire che la società non ha intenzione di comportarsi in maniera corretta. Se capitiamo su uno di questi siti perché spinti da curiosità, leggiamo le regole “del gioco* con attenzione. Quello di MadBid. uno dei siti di aste al centesimo tra i più conosciuti e anche tra i più pericolosi quando si tratta di buttare via i nostri soldi senza neppure accorgercene, recita così: «L’azienda Ira il diritto di recedere dal presente accordo in qualsiasi momento (…) e ha il diritto di modificare il tempo di esecuzione di un’Asta in qualsiasi momento. La Società può aumentare / tempi dell’Asta. m modo che venga eseguita per un periodo più lungo, o diminuire, in modo che venga eseguita per un periodo più breve. L’Azienda può cambiare il tempo d’Asta. interromperle e programmarle senza il bisogno di comunicarlo all’ Utente Registrato». In questo modo chiaramente la società può manipolare le aste per guadagnarci sempre il più possibile.

Cosa dice la legge. Il  30 luglio 2014 il deputato della Lega Nord Massimiliano Fedrga ha presentato al Ministro dello Sviluppo Economico un’interrogazione parlamentare chiedendo di indagate ptuptiu iu MadBil. it. Il motivo è semplice: i siti di aste sociali propongono un tipo di gioco, o come lo chiamano loro di ‘affare* molto simile al gioco d’azzardo, che in Italia è illegale per chi non ha una regolare licenza. Inoltre non tutti gii operatori commerciali sono autorizzati a organizzare aste. Il ministro ha risposto, m sintesi, che una decisione vera e propria non può essere presa dal Ministero dello Svluppo Economico ma ha anche sottolineato che le indagini dovrebbero continuare. Purtroppo i siti in questione operano in Rete e sono quindi accessibili anche agli italiani ma sono gestiti da società di altri Paesi dove il gioco d’azzardo e questo tipo di aste possono essere legali. Se però verrà provato che ai partecipanti non vengono fornite tutte le informazioni per capire quali sono i costi effettivi di un’asta, i siti che offrono aste al centesimo potrebbero essere finalmente oscurati. Nel frattempo, non fidiamoci e stiamone alla larga!

Non giocare è la scelta più sicura

I siti di aste al centesimo non sono tutti uguali. Alcuni utilizzano politiche meno disoneste di altri, quindi è possibile che ad una persona normale, proprio come noi. capiti di vincere un prodotto molto interessante. Il problema di fondo è il principio stesso che sta dietro alle aste sociali. Spendere dei soldi nella speranza di vincere qualcosa per puro caso è quello che facciamo quando compriamo un gratta e vinci o un biglietto della lotteria. Con la differenza che in quel caso sappiamo cosa stiamo facendo: tentiamo la fortuna. Le aste sociali invece ci danno l’illusione di poter mettere in atto delle strategie. Ci dicono che vincere è facile. Non è vero. É vero invece che giocando perderemmo con facilità un bel po’ dei nostri soldi.

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7 maggio 2017 7 07 /05 /maggio /2017 21:14
Quel piccolo zoo chiamato Savana Park, in provincia di Cuneo
Quel piccolo zoo chiamato Savana Park, in provincia di Cuneo
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Quel piccolo zoo chiamato Savana Park, in provincia di Cuneo
Quel piccolo zoo chiamato Savana Park, in provincia di Cuneo
Quel piccolo zoo chiamato Savana Park, in provincia di Cuneo
Quel piccolo zoo chiamato Savana Park, in provincia di Cuneo
Quel piccolo zoo chiamato Savana Park, in provincia di Cuneo
Quel piccolo zoo chiamato Savana Park, in provincia di Cuneo
Quel piccolo zoo chiamato Savana Park, in provincia di Cuneo
Quel piccolo zoo chiamato Savana Park, in provincia di Cuneo

In provincia di Cuneo, esistono diversi luoghi dove animali esotici hanno preso, una specie di residenza. In luoghi piuttosto ampi contornati da vegetazione e pochissimo traffico, ho visitato uno di questi luoghi. Ho visitato parecchi posti affini, ma vorrei iniziare con questo, chiamato

                                                                     SAVANA PARK.

 

Sulla statale 93, quando si arriva a Monteu s. Roero,  accosterete una strada che si chiama TRE RIVI, troverete il numero 44 come numero civico. Di fronte ad esso, dovrete percorrere una strada quasi a un senso di marcia. Su google maps, quella è per ora, una zona che non potrete percorrere son street view. Dopo 1 km, arriverete a destinazione!

Poche chiacchiere. Avrete a disposizione, una bar, un ottimo numero di dehors. Potrete anche organizzare con persone numerose, delle belle tavolate per mangiare.

 Ottima zona giochi per bambini e un buon numero di animali da visitare e conoscere. Sono molto tranquilli, potrete anche toccarli. Aria sana, personale molto disponibile e sorridente, per riuscire a passare una parte della giornata in serenità ed esplorando, questo piccolo scorcio di fauna, in recinzioni.

Piccolo dettaglio: troverete parcheggio, proseguendo sulla unica strada che troverete, a fianco ad arnie con api intente a produrre miele. Inutile dire che...mani a posto e non avvicinatevi!!

 

 

 

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27 aprile 2017 4 27 /04 /aprile /2017 22:02
In molti, hanno cercato di trovare una risposta riguardo a moneyboxtv..
 
il tempo passa, nessuno trova risposte.
Circa 2 anni fa, partiva un ambizioso progetto, con pubblicità e televisione propria a essere i protagonisti. Il rivoluzionario Decoder MoneyBoxTv, il primo ed unico decoder capace di cambiare la vita delle famiglie. Ottima idea, splendido modo di usare televisione e pubblicità nel modo in cui si vuole.
Il motivo ? Chi di noi non guarda mediamente un ora al giorno la propria televisione, quindi immaginate di generare un guadagno passivo solo dalla visualizzazione di semplici spot TV non invasivi che coprono il 30% dello schermo e che per ogni piccolo spot voi possiate guadagnare.
Fantastico No ????
OCCHIO ALLE FUFFE ONLINE
Peccato che il mio amico ha pagato questo Decoder la modica cifra di € 399 per un valore dell'oggetto di poco più di € 50,00 (questi dec. si trovano in internet su Amazon, oppure siti Cinesi) quindi l'azienda ha guadagnato circa € 350,00 solo per aver rifilato "il pacco".
Si un pacco vero e proprio, il mio amico  ha usato il MoneyBoxTv per mesi e non ha mai generato nemmeno un €cent. di guadagno, non solo il Decoder non ha mai funzionato come si deve mandando spesso in blocco l'HDMI del suo Televisione, Navigazione Lentissima anche per utlizzarlo come un semplice decoder per trasformare la Tv in Smart TV.
Direte a noi che importa ? La notizia è questa MONEYBOXTV ha chiuso il proprio sito senza dare nessuna comunicazione.
Adesso chi ha acquistato questi decoder che cosa dovrebbe farci ?
Non solo, chi gestiva l'azienda si è rigenerato in un altro progetto identico con un nuovo decoder rivoluzionario etc. etc.
Nella sostanza, io stesso, ricevetti questo decoder, con 2 telecomandi e un modo bellissimo di utilizzare la televisione, come un pc...o quasi. Dopo 1 settimana...tutto bloccato, decoder assente. Mi rimandano tramite corriere, un altro decoder. Uao..
Fino a ora, aprile 2017, funziona ma... senza le pubblicità e i guadagni promessi.
Così cerco il sito dove avevo la dashboard, ecc... e non esiste più niente. Sito del moneyboxtv....sparito. Io come altri utenti, ero rientrato in una piccola branca di persone che potevano richiederlo, senza spese di nessun tipo, chiamiamoci...prelancio....
Almeno non ho speso soldi e non ho perso soldi...grazie per il decoder, quindi.
I proprietari del progetto? Cristian Raggi (non imparentato con l' attuale sindaco di Roma Virginia Raggi)....tutto scomparso, dai video, alle belle frasi. Attenti, ragazzi, a determinate persone.
 
 
 
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